estratto da Quindici on line
» Asm, il giallo dell'autospazzatrice bruciata nel centro storico di Molfetta «
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14/01/2008 22.38
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MOLFETTA - Che fine fanno i soldi dei contribuenti? Questa è una delle domande che molti si fanno. A volte, scherzando, si sussurra che vanno in fumo: nessuno mai crederebbe che quei soldi siano andati in fumo per davvero! Il 28 dicembre un’autospazzatrice CMZ dell’ASM è stata incendiata, ma le modalità sono ancora misteriose e non può essere escluso il dolo accanto all'atto vandalico. Insomma, un vero giallo. Intanto ad infittire il mistero ci si mette anche il presidente dell'Azienda servizi municipalizzati che diffonde la notizia dieci giorni dopo l'incendio, col solito pianto greco della colpa dei vandali, che avrebbero distrutto il gioiellino da 40.000 euro, che serviva alla pulizia del centro storico. Ma le domande che i contribuenti e gli abitanti di Molfetta vecchia si pongono sono altre: come mai l'autospazzatrice è stata tenuta per lungo tempo in un cantiere edile privato (nella foto), senza nessuna sicurezza o custodia, in via Mammone? Forse per evitare i lunghi tragitti stradali? Il mezzo aveva la necessaria autorizzazione? E, soprattutto, era assicurato per furto e incendio? Come mai tanto ritardo nel dare la notizia? Come mai tanta superficialità nella custodia? In che voce del bilancio dell'azienda, già risanato con la cessione di beni del Comune, verrà scaricata l'autospazzatrice? (nella foto, le ceneri). Siamo sicuri che il presidente dell'Asm, Nappi, vorrà togliere ogni dubbio ai cittadini molfettesi che pagano le tasse, per dimostrare la propria efficienza gestionale e soprattutto la propria trasparenza.
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Marcello la Forgia
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