“La carota”
La carota è una pianta appartenente alla famiglia delle ombrellifere, coltivata per la sua radice a fittone gialla – arancio, dolciastra e commestibile.
Questa è la definizione che dà il dizionario della lingua italiana alla voce carota.
Tuttavia in geologia, la carota è un campione di roccia di forma cilindrica o conica.
Tutti ricorderanno il famoso detto “ il bastone e la carota”, ove il bastone è inteso per colpire, mentre la carota è il contentino dolciastro, che si concede dopo aver colpito.
Mi chiedo quante carote siano state distribuite a Molfetta e quante bastonate siano state inflitte. Sicuramente coloro che cambiano partito politico come le camicie, avranno ricevuto molte carote, per il loro TRASFORMISMO politico.
Si narra, (i riferimenti a fatti e persone sono puramente casuali), che i lavori del porto di Molfetta siano lievitati da € 500.000.000,00 a oltre € 600.000.000,00.
Nessuno ci ha spiegato che coprirà questo extra importo e nessuno ci ha spiegato se per caso vi è stata più di qualche carota distribuita . Non preciso se si tratta di carote di carattere dolciastro o di carote geologiche.
Una domanda si impone: “Avete mai letto la classifica delle famiglie più ricche d’Italia, mi chiedo come si possa diventare una delle famiglie più ricche d’Italia.”
A detto riguardo bisogna conoscere il patrimonio della famiglia Azzolini e senza dimenticare Cattolica Partecipazioni, la holging molfettese, che si affianca ai colossi statunitensi nella class-action, è una S.p.A da quasi 9 milioni di euro, il cui capitale sociale è quasi interamente detenuto dall’altra gemma del gruppo, Cattolica Popolare scarl e, per il resto, dal trentaduenne Niccolò Beniamino Azzollini.
A rappresentare la coop ( altri 8 milioni e passa di euro nel capitale) è invece un altro Niccolò Azzollini, classe 1941. Si tinge insomma di azzurro, per lo meno sul versante italiano, l’azione legale pendente al Tribunale Newyorkese.
E rischia già di trasformarsi nell’ennesimo scontro frontale tra Prodi (artefice delle leggi che hanno permesso il salvataggio Parmalat) e Berlusconi.
Se non fosse per quella discreta – ma significativa – partecipazione di Mediolanum, scrigno economico di Arcore, nell’azionariato della creatura finanziaria d’origine Prodiana, Nomisma.
Che ci ricorda come il business non abbia mai, in fondo, colore politico. Vi lascio immaginare cosa possa esserci dietro l’affare del porto di Molfetta.
La Vostra peste Dott. Vincenzo Vittorio Zagami
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