Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
CHI DICE LA VERITA’???
In data 14 gennaio 2008 il quotidiano “Quindici” per il tramite del giornalista Marcello la Forgia ha dato la notizia sull’ incendio dell’ autospazzatrice CMZ di proprietà dell’ ASM di Molfetta e del valore di € 40.000,00. Lo stesso giornalista Marcello la Forgia alla fine del suo articolo si è posto i seguenti interrogativi:
1)Come mai l’ autospazzatrice è stata tenuta per lungo tempo in un cantiere edile privato, senza nessuna sicurezza o custodia, in via Mammone?
2)Forse per evitare i lunghi tragitti stradali?
3)Il mezzo aveva la necessaria autorizzazione?
4)E, soprattutto era assicurato per furto e incendio?
5)Come mai tanto ritardo nel dare la notizia?
6)Come mai tanta superficialità nella custodia?
7)In che voce del bilancio dell’ azienda, già risanato con la cessione dei beni del Comune, verrà scaricata l’ autospazzatrice?
In data 15 gennaio 2008 il quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno ha fornito la stessa notizia data dal giornalista Marcello la Forgia senza porsi nessuno dei quesiti sopra menzionati dal giornalista Marcello la Forgia ed evidenziando la notizia come un semplice atto di vandalismo, quando al contrario ben si possono nascondere sotto altre situazioni e problematiche.
A questo punto lo scrivente Vincenzo Vittorio Zagami si pone la questione su chi dei due giornalisti dia la vera notizia, ovvero se si sia trattato di un semplice atto di vandalismo o se vi siano ben altre responsabilità.
Il lettore potrà valutare chi dei due giornalisti dice la verità o se qualcuno dei due, sminuendo l’ evento è asservito a un potere.
Personalmente io ritengo più corretta ed obiettiva la notizia del giornalista Marcello la Forgia e ritengo la notizia fornita dalla Gazzetta del Mezzogiorno sia una notizia priva di obiettività sulla responsabilità di chi doveva operare un controllo di un mezzo del valore di oltre € 40.000,00.
E’ mia opinione che la Gazzetta del Mezzogiorno fornisca delle informazioni omettendo la responsabilità di coloro che dovevano operare controllo di un mezzo pubblico di notevole valore.
Io non affermo che la Gazzetta del Mezzogiorno sia al servizio dei potenti della città, ma lascio al lettore le sue valutazioni.
Gli articoli scritti dai due giornalisti li trovate qui di seguito pubblicati.
DATA ALLE FIAMME SPAZZATRICE DELL’ ASM MOLFETTA
Molfetta: Il danno ammonta a quarantamila euro. E’ stata incendiata la spazzatrice adibita alla pulizia della città vecchia. Quella che i residenti del quartiere avevano chiesto a gran voce in una serie di incontri con il sindaco e i vertici dell’ Asm, l’ Azienda servizi municipalizzati. La spazzatrice è stata completamente distrutta da persone, rimaste ignote, che hanno voluto festeggiare così gli ultimi giorni del 2007. La notizia è stata diffusa solo qualche giorno fa per consentire agli investigatori di lavorare nel silenzio. Gli autori della bravata rispondono di danneggiamento e, qualora individuati, rischiano fino ad un anno di reclusione.
“Da mesi purtroppo dobbiamo subire la persecuzione di vandali, stupidi quanto ostinati - il commento del presidente dell’ Asm, Francesco Nappi – che distruggono le attrezzature poste a disposizione dagli utenti per lo svolgimento dei servizi di igiene urbana: cassonetti, cestini gettacarta, l’ isola ecologica. Dall’ inizio di ottobre alla fine di novembre sono andate letteralmente in fumo varie migliaia di euro. Denaro pubblico che danneggia l’ intera comunità molfettese. Quest’ anno, però, il bilancio è ancora più amaro perché, oltre ad alcune decine di cassonetti, è stata incendiata la mini-spazzatrice, modello “Cmz”, adibita alla pulizia della città vecchia: un mezzo motorizzato particolarmente silenzioso e maneggevole su tre ruote, quindi capace di curve strettissime, che da alcuni mesi veniva utilizzato per la pulizia del centro storico. Il nostro appello – conclude Nappi – è rivolto, ancora una volta, non solo alle forze dell’ ordine, che fanno quel che possono, e a tutti gli uomini di buona volontà, perché collaborino per fermare questo gioco insensato quanto pericoloso”.
[Gazzetta del Mezzogiorno]
» Asm, il giallo dell'autospazzatrice bruciata nel centro storico di Molfetta «
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14/01/2008 22.38
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MOLFETTA - Che fine fanno i soldi dei contribuenti? Questa è una delle domande che molti si fanno. A volte, scherzando, si sussurra che vanno in fumo: nessuno mai crederebbe che quei soldi siano andati in fumo per davvero! Il 28 dicembre un’autospazzatrice CMZ dell’ASM è stata incendiata, ma le modalità sono ancora misteriose e non può essere escluso il dolo accanto all'atto vandalico. Insomma, un vero giallo. Intanto ad infittire il mistero ci si mette anche il presidente dell'Azienda servizi municipalizzati che diffonde la notizia dieci giorni dopo l'incendio, col solito pianto greco della colpa dei vandali, che avrebbero distrutto il gioiellino da 40.000 euro, che serviva alla pulizia del centro storico. Ma le domande che i contribuenti e gli abitanti di Molfetta vecchia si pongono sono altre: come mai l'autospazzatrice è stata tenuta per lungo tempo in un cantiere edile privato (nella foto), senza nessuna sicurezza o custodia, in via Mammone? Forse per evitare i lunghi tragitti stradali? Il mezzo aveva la necessaria autorizzazione? E, soprattutto, era assicurato per furto e incendio? Come mai tanto ritardo nel dare la notizia? Come mai tanta superficialità nella custodia? In che voce del bilancio dell'azienda, già risanato con la cessione di beni del Comune, verrà scaricata l'autospazzatrice? (nella foto, le ceneri). Siamo sicuri che il presidente dell'Asm, Nappi, vorrà togliere ogni dubbio ai cittadini molfettesi che pagano le tasse, per dimostrare la propria efficienza gestionale e soprattutto la propria trasparenza.
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Marcello la Forgia
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HO FATTO MOLTO MALE!
In data 09/01/08 la Polizia di Stato ha provveduto al sequestro del mio articolo "Le dimenticanze della giustizia" sostenendo che lo stesso era diffamatorio per la corrispondente della Gazzetta del mezzogiorno, in verità in detto articolo non era nulla di diffamatorio atteso che lo scrivente riferiva un pettegolezzo popolare consistente nel fatto che l' articolista della Gazzetta del Mezzogiorno fosse sotto compenso del Sindaco, per non pubblicare articoli sullo stesso.
Contestualmente avevo ben evidenziato di non credere a detto pettegolezzo popolare, essendo lo stesso destituito di qualsiasi fondamento.
Evidentemente devo aver fatto male a qualcuno con il mio scritto e deve aver dato tanto fastidio la notizia del procedimento penale pendente presso il Tribunale di Milano in danno del Sig. Nicola Azzollini e di sua figlia Maria Elena Azzollini. Un processo penale del quale nessuno parla pur sussistendo l' interesse pubblico.
Un plauso alla giustizia che, almeno per tutelare con eccesso di zelo l' articolista della Gazzetta del Mezzogiorno, ha agito con solerzia.
Personalmente non sono nè pubblicista nè giornalista, però devo riconoscere che i miei articoli danno fastidio a tanta gente.
Vorrei tanto informarvi sull' esito del procedimento penale in danno dei Sigg. Azzollini, ma dopo il mio articolo i fascicoli del dibattimento sono diventati super segreti e non consultabili, quindi non posso informarvi in tal senso.
Tuttavia non mancherò nel tenervi informati e vi invito a riflettere sulla solerzia della giustizia quando si tratta di "potenti" .
Il mio fine è quello di stimolare le vostre riflessioni e vi lascio trarre le conclusioni.
La vostra peste Vincenzo Zagami
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